CRITICITA' METEOROLOGICA
GHIACCIO - PIOGGIA CHE GELA
SR3.5 RG001
Il gelicidio o pioggia che gela al suolo è un fenomeno insidioso che si verifica quando vi è:
- scorrimento di aria più calda in quota, legata a correnti umide e miti occidentali, che accompagnano una perturbazione atlantica, con piogge deboli o pioviggini;
- presenza di un cuscinetto di aria fredda al suolo formatosi in seguito a precedenti irruzioni di aria polare in pianura Padana.
La catena alpina e l´Appennino settentrionale chiudono su tre lati quella parte del territorio, impedendo il rimescolamento dell´aria calda, meno densa, con il sottostante strato di aria fredda, più densa e quindi più pesante. Il cuscinetto freddo è eroso più lentamente sul settore occidentale a causa dell´altezza dell´Appennino emiliano. Sul settore romagnolo il rimescolamento è invece più veloce, sia per la minore altezza dei rilievi, sia per le frequenti intrusioni di aria dal mare Adriatico.
A seconda della severità dell'evento meteorologico e del luogo di manifestazione gli effetti prodotti sono differenti, in generale sono rischi connessi a neve e ghiaccio quelli legati a:
- Problemi alla circolazione stradale locale e/o autostradale con conseguenti possibili rallentamenti o interruzioni della viabilità anche prolungate;
- Problemi e ritardi nella circolazione dei mezzi pubblici e del sistema ferroviario fino al blocco completo;
- Infortuni a causa del fondo stradale scivoloso sia alla guida di veicoli che a piedi;
- Caduta di neve o ghiaccio da cornicioni, terrazzi, tetti o altro;
- Possibilità di black-out servizi diffusi e prolungati, localmente anche per alcuni giorni.
Tra questi fenomeni tipicamente invernali il più insidioso, quanto meno per la circolazione di veicoli e pedoni, è la pioggia che gela (o pioggia congelantesi o freezing rain), a causa dell'anomala quanto marcata scivolosità che provoca sulla pavimentazione.
La mancata percezione visiva da parte dei conducenti dei veicoli così come dei pedoni (che vedono cadere pioggia) porta a non adottare le opportune cautele causando perdite di controllo dei veicoli e cadute al suolo. In queste situazioni anche i fondenti a terra (sale) hanno un'efficacia limitata non riuscendo ad impedire che le gocce d'acqua congelino immediatamente al contatto con il suolo formando strati di ghiaccio sovrapposti costituiti da goccia su goccia.
Rispetto ai dati storici raccolti è corretto ritenere che un evento (nevicate, ghiacciate, piogge che gelano) in grado di arrecare disagi alla collettività possa manifestarsi nei nostri territori ogni uno o due anni con maggior probabilità di accadimento nella fascia collinare rispetto alla pianura. E' bene ricordare però che le nevicate e le ondate di freddo classificate come eccezionali si sono manifestate con tempi di ritorno decisamente differenti.
Vulnerabilità
Per quanto concerne la circolazione stradale, la vulnerabilità può essere considerata come inversamente proporzionale all'efficacia dei sistemi di prevenzione e di pulizia che vengono attuati attraverso i piani neve ed è direttamente proporzionale alla severità dell'evento (portata,intensità, durata).
Molteplici sono i parametri che possono concorrere ad aumentare o a diminuire il livello di vulnerabilità, primi fra tutti le misure di sicurezza e di autoprotezione che ogni cittadino esposto all'evento adotta. Eventuali sistemi alternativi in dotazione a strutture ed edifici (con particolare riguardo a quelli strategici) in ridondanza ai servizi di rete (rete elettrica in primis) abbassano la vulnerabilità complessiva dell'evento.
Esposizione
L'esposizione interessa potenzialmente l'intero tessuto urbano e sociale, è diversa qualora l'evento si presenti di giorno o di notte, in giornate festive o feriali. E' comunque strettamente legata al numero di persone che lasciano le proprie abitazioni per recarsi da un luogo all'altro. L'esposizione alle interruzioni di servizi è ugualmente diffusa su tutto il territorio.
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