I territori dei Comuni dell'Unione Reno, Lavino e Samoggia contano complessivamente 4464 depositi analizzati e classificati. La classificazione dei dissesti gravitativi, fondamentale soprattutto per la stima della pericolosità di versante, è stata fatta dai competenti organi regionali in base al rilevamento diretto delle frane che potevano interessare i bersagli più significativi. Nei casi in cui non è possibile ravvisare ragionevoli interferenze con manufatti di proprietà pubblica non si è proceduto al rilevamento e di conseguenza alla classificazione. Ad esempio nei molti casi di interferenza con strade private (consortili e no), spesso chiuse da sbarre o con accesso impedito con segnaletica e cartelli, non si è potuto nemmeno accedere alla corona delle frane.
I depositi censiti nei territori dell'Unione sono stati così suddivisi:
- 1707 sono depositi di frana attivi;
- 625 sono depositi di frana attiva per colamento di fango;
- 970 sono depositi di frana attiva per scivolamento;
- 18 sono depositi di frana attiva per crollo e\o ribaltamento;
- 60 sono depositi di frana attiva complessa;
- 5 sono depositi di frana attiva per colamento detritico;
- 30 sono depositi di frana attiva di tipo indeterminato
- 1681 sono depositi di frana quiescenti;
- 557 sono depositi di versante s.l.;
- 494 sono depositi eluvio-colluviali
- 1 è un deposito di frana naturalmente stabilizzata o relitta di tipo indeterminato;
- 23 sono detriti di falda
Il censimento delle frane sopraelencate è frutto del rilevamento geologico sul terreno svolto a tappeto dal Servizio Geologico, Sismico e dei suoli sull'intero territorio regionale per la realizzazione della Carta geologica regionale a scala 1:10000 negli anni 1980 – 2000, poi revisionato per il progetto IFFI (Inventario dei fenomeni franosi in Italia) negli anni 2004 – 2005 integrando al rilevamento iniziale anche l'interpretazione di foto aeree e la raccolta di fonti documentali.
Da allora il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli sviluppa e aggiorna costantemente la Banca Dati geologica attingendo principalmente a:
- raccolta e interpretazione di nuovi dati di studi o relazioni tecniche, segnalazioni di attivazione da parte di Enti Locali o cittadini, cronache di giornali o di informazioni attinte dal web;
- rilievo diretto sul terreno attraverso sopralluoghi;
- analisi di dati di monitoraggio strumentale sia in sito che telerilevato;
- analisi o rianalisi di fotografie aeree e satellitari, di cartografie storiche e catastali.
Partendo da queste analisi il Servizio Geologico della Regione apporta aggiornamenti e modifiche alla cartografia che possono riguardare:
- inserimento di nuove frane;
- perfezionamento delle geometrie o riperimetrazione dei corpi di frana già esistenti;
- cancellazione di frane dall' inventario;
- variazioni di stato di attività o integrazione di dati storici.
La cartografia allegata al presente Piano, è stata elaborata sulla base delle informazioni estratte dalla Banca Dati al Dicembre 2014 e forniteci dal Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli.
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