Lunedì, 08 Marzo 2021 07:28

Nuova segnaletica per le Aree di Attesa della popolazione

È terminata nei giorni scorsi l’installazione su tutto il territorio dei comuni dell’Unione Reno Lavino Samoggia (Casalecchio di Reno, Monte San Pietro, Sasso Marconi, Valsamoggia e Zola Predosa) di 187 cartelli che indicano alcune informazioni importanti in caso di calamità.

In particolare, i cittadini possono ora vedere i cartelli contraddistinti dalla lettera A che segnalano le 83 Aree di Attesa ossia i luoghi di prima accoglienza per la popolazione dove recarsi immediatamente dopo un evento calamitoso che abbia reso insicuro il permanere all’interno degli edifici, oppure preventivamente, successivamente ad una segnalazione di preallarme seguendo le indicazioni diramate dalle Autorità.

In queste aree la popolazione resta in attesa di ritornare alle proprie case o di essere ospitata in strutture predisposte per l'accoglienza e il ricovero. Nelle aree di attesa vengono rilasciate le prime informazioni sull’evento e, se possibile, i primi generi di conforto.

In generale vengono utilizzati parchi, giardini, piazze, slarghi, parcheggi, spazi pubblici o privati di norma non soggetti a pericoli noti (frane, alluvioni, crollo di strutture attigue, etc.), raggiungibili attraverso un percorso sicuro.

Oltre ai cartelli delle Aree di Attesa, sono stati installati sul territorio altri segnali che sono però prioritariamente aree destinate agli operatori di protezione civile, eccone l’elenco:

- Area ammassamento soccorsi

- Area di assistenza alla popolazione tendopoli

- C.O.C. Centro Operativo Comunale di Protezione civile

- C.O.I. Centro Operativo Intercomunale di Protezione civile

- Punto di ricompattamento soccorsi

- C.A.P.I. Centro Assistenziale di Pronto Intervento

Al link http://tiny.cc/AreeAttesaProtCivURLS la mappa georeferenziata con le Aree di Attesa della popolazione e questo sito accedendo al portale cartografico dove, oltre alle Aree di Attesa,  sono indicate le aree destinate agli operatori di protezione civile, le zone suddivise per tipologia di criticità (idraulica, idrogeologica, incendi, sismica) e il grado di rischio.

 

Letto 1265 volte
Torna su